BabyloneBabylone


Babylone Charbon a ContemporArtE’ conosciuto dalla popolazione locale soltanto col soprannome Babylone, e dal cognome paterno Charbon, ma non ci sono altre notizie riguardo ai natali di questo vagabondo di origine mahoraise. Visibilmente psicotico cronico, vive senza fissa dimora a Mamoudzou, la capitale di Mayotte, isola principale dell’arcipelago delle Comore, nella Francia d’oltre oceano. Da alcuni anni trova rifugio nel giardino del Centro di Salute Mentale Matulaie (nome di un vento locale del sud est). Vive mendicando e alimentandosi con quello che trova nei contenitori dell’immondizia. Tollerato dalla popolazione che vede in lui un gentil fou, è parte del paesaggio sociale in piena mutazione dell’isola. Gli esordi della sua instabilità psichica vengono associati ad un soggiorno in una metropoli del continente. Con un cartone in una mano e un pezzo di carbone nell’altra, deambula dal mattino presto graffitando gli interstizi dei muri, le facciate delle abitazioni, i pali della luce ed i marciapiedi. La sua scrittura verticale e serrata copre approssimativamente un metro quadrato di superficie e ricorda le tavole scolastiche coraniche. Sarà Règis Airault, psichiatra francese, fondatore del primo centro di salute mentale a Mayotte, a far conoscere in Europa l’opera del giovane graffiteur Babylone.

Babylone Charbon a ContemporArtLocal people know him only by the nickname Babylone and his father’s surname Charbon. There is no further information on the parentage of this drifter, of Mahoran origin. Visibly a chronic psychotic, he lives homelessly in Mamoudzou, the capital of Mayotte, the main island of the Comoros archipelago, in the overseas French territories. He has lived for some years in the garden of the Mental Health Centre Matulaie (which is the name of a local wind, blowing from south west). He lives by begging and eating what he finds in the garbage. People have accepted him, as a gentil fou. He is part of the fast-changing social landscape of the island. The outset of his mental instability is associated with a stay in a metropolis of the continent. At daybreak he starts strolling, a cardboard in one hand and a piece of coal in the other, graffitiing walls interstices, houses façades, lampposts and pavements. His vertical and squished writing covers approximately one square meter, being reminiscent of the tablets used in the Islamic schools. The work of the young graffiteur Babylone has been circulated in Europe by Règis Airault, a French psychiatrist who founded the first mental hill centre in Mayotte.